domenica 10 ottobre 2010

Innocenti bugie

June sta andando tranquillamente al matrimonio della sorella, quando si trova coinvolta in un incidente aereo e in un intrigo politico-spionistico a quanto pare gestito dal poco affidabile Roy Miller. Ci sarà da fidarsi di questo sedicente ex-agente segreto?

Intrattenimento allo stato puro. E’ forse questa la definizione più efficace per definire Knight and Day (titolo originale, ovviamente più significativo), nuovo film di James Mangold, ottimo professionista reduce da due buoni film come Walk the Line e Quel treno per Yuma. Stavolta il regista newyorchese vira per l’industria pura, per quel “action con divi” che dovrebbe garantire incassi e successo, ma che a quanto pare non ha dato i risultati sperati.

Commedia d’azione più vicina a Due nel mirino di John Badham che alle ambizioni hitchcockiane,
scritta da Patrick O’Neill cercando di stuzzicare in egual misura il pubblico maschile affamato di adrenalina e quello femminile affezionato alla commedia rosa. Una vecchia operazione produttiva (con esempi superbi come Caccia al ladro di sir Alfred o Sciarada di Donen) che dovrebbe ravvivare un filone, mescolando la sfacciata cialtroneria di spionaggi quasi fantascientifici, le scene d’azione ad alto tassa d’improbabilità, l’ironia citazionista e meta-testuale con le care e vecchie schermaglie seduttive dei tempi della screwball comedy. E pur con 117 milioni di dollari di budget, il film riesce solo a metà. Colpa di una narrazione un po’ ingessata che s’interessa solo dell’ironia dell’azione e che non riesce sempre nemmeno in quella (a parte l’ottimo inseguimento finale a Siviglia).

Mangold, rispetto al film precedente, dosa regia e montaggio in maniera più classica, realizzando forse il suo film meno interessante, ma fino a un certo punto funziona. Quando poi la sceneggiatura vuole farci bere la trasformazione del brutto personaggio di Jane allora ci si irrita. Più che altro, il film è per Tom Cruise (a suo agio con i personaggi invasati) la prova generale per Mission: Impossible 4, mentre faticheremo a dimenticarci della bruttezza del doppiaggio di Cameron Diaz, che già in originale non deve essere stata convincente. E rischia di far passare il film dall’entertainment alla stupidità.

Voto: 6

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